IL SUONO DEL LEGNO
Quali sono i fattori che contribuiscono a far suonare uno strumento in modo straordinario? Perché strumenti apparentemente identici suonano in modo differente? Al termine della lettura sarai in grado di capire come si crea da zero il suono di uno strumento e come ottenere il suono che hai in mente.
Il contenuto di questo articolo è unico e molto più specifico di tutto ciò che avrai letto finora (a meno che come accade sempre più spesso non sia stato copiato),
ed è il frutto di tanto studio, di tanti segreti, di 30 anni di liuteria e dei circa 400 strumenti che ho costruito.
Ti chiedo perciò, nel farne libero uso, di citare la fonte e il link da cui hai attinto queste informazioni (https://www.frudua.com/il-suono-del-legno-nella-chitarra-elettrica.htm)
Il suono di uno strumento elettrico è fortemente influenzato da diversi fattori tra cui principalmente il
tipo di pickup impiegati, il loro
posizionamento lungo la scala, la lunghezza del diapason, e tutti gli altri fattori che puoi imparare frequentando uno dei miei
corsi di liuteria.
Ma prima di ogni altra cosa è il legno che supporta la vibrazione della corda, e che può amplificarla o smorzarla a seconda di come viene impiegato.
Il legno influenza il suono della chitarra elettrica agendo su due fattori:
1) la purezza della vibrazione della corda (sustain).
2) la timbrica
Nel progettare uno strumento occorre perciò selezionare i legni in modo che essi favoriscano al massimo la vibrazione della corda senza interferire su di essa
e al contempo occorre abbinarli e lavorari in modo da ottenere la timbrica che cerchiamo.
Per questa ragione trovare (o costruire) uno strumento eccezionale è estremamente complesso.
LA VIBRAZIONE DELLA CORDA
Per semplificare pensate al suono in termini di "risonanza". Una corda risuona d una determinata frequenza e qualsiasi oggetto che vibra fa altrettanto. Un manico risuona a sua volta ad una determinata frequenza, quella
del legno o della somma dei legni di cui è composto (vedi i manici neck through).
Ogni manico (anche preso dallo stesso albero o dalla stessa tavola) suonerà diversamente. Lo sanno bene i costruttori di bacchette per
batteria, i quali utilizzano metodi
uditivi e anche meccanici per "intonare" la coppia di bacchette, cioè per far sì che le due bacchette
di ogni coppia suonino il più simili possibile al "tapping".
Se la risonanza del materiale di cui è composto lo strumento interferisce con la risonanza delle corde, alcune armoniche verranno
cancellate o enfatizzate e avremo problemi di vibrazione sulla corda: poco sustain, "wolf noes" (note ululanti), note morte (dead notes), ecc.
Un classico esempio è la drammatica riduzione di sustain che abbiamo in quasi tutti i bassi "bolt on" sulla corda SOL tra il 4 e il 7 tasto.
Queste note morte sono causate dalla risonanza della paletta che quando suoniamo vibra a sua volta, e che ha anch'essa un suo picco di risonanza; in questo caso il picco di risonanza è in contrasto con quello di quelle specifiche note sulla corda SOL che si smorzano.
Provate un esperimento: usando le dovute cautele per non rovinare la vernice, stringete un morsetto da falegname in acciaio da 30cm sulla paletta e sentirete le note morte scomparire come per miracolo.
Cosa avete fatto? Avete aumentato la massa della paletta spostando il picco di risonanza OLTRE quello delle corde sul manico e il difetto è scomparso.
Per questo molti strumenti di pregio hanno la paletta rinforzata con una "voluta". La voluta irrigidisce il giunto manico/paletta, riducendo la vibrazione della paletta ed eliminando il calo di sustain su alcune note.
ma anche di migliorare il suono irrigidendo la paletta evitando per cui che
smorzi il suono delle corde.
Ne deriva tra gli altri fattori, che per corpo e manico dovremo scegliere un legno che risuoni (vibri) in modo "ADIACENTE" alla risonanza delle corde
ma senza "sovrapporsi" ad essa.
Come un calciatore che dribbla gli avversari, il picco di risonanza del legno si troverà vicino al picco di risonanza delle corde
senza incontrarlo mai.
COME IL LEGNO INFLUENZA IL SUONO
Puntiamo prima di tutto ad una vibrazione pura e
secondariamente a costruire il suono che desideriamo intorno a questa vibrazione utilizzando legni diversi a seconda della timbrica che vogliamo ottenere
.
A livello di materiale, il principio alla base di come il materiale di cui è costruito uno strumento ne influenza il timbro, può essere enunciato come
segue: più elevata la massa, più alto è il grado di ritenzione di energia e più è favorita la diffusione del suono
all'interno di esso.
In altre parole, tanto più è denso il materiale di cui è costruito uno strumento, tanto meno la vibrazione della corda verrà
assorbita dallo strumento stesso, il che si traduce in una più lunga vibrazione della nota.
Se la nota vibra liberamente e uniformemente, noi abbiamo definizione e bilanciamento cioè un ottimo terreno sul quale costruire
il nostro suono.
Le proprietà fisiche del legno che più ci interessano, le prime che rivestono un'importanza per il suono sono:
1) la rigidità (coefficiente di elasticità lungo la venatura) che riguarda più che altro
costruzione di strumenti
dotati di tavola armonica come violini e chitarra acustica.
2) densità del legno (per cui coefficiente di propagazione del suono al suo interno)
3) attrito interno (attitudine a smorzare e dissipare l'energia che applichiamo al legno)
In generale legni meno densi e più leggeri generano più volume, meno attacco e meno sustain, mentre legni più duri e pesanti saranno
caratterizzati da un maggior sustain, maggior attacco, una maggior portanza dell'armonica fondamentale e meno volume.
Cosa significa? Significa in parole povere che da un Precision bass in frassino di palude (leggerissimo) con manico e tastiera in acero, dovrò aspettarmi un sono genuino e verace, ricco di volume e personalità che identifichiamo come "vintage", mentre da un basso neck through realizzato con diversi sandwich di legni diversi, dovrò aspettarmi meno volume ma un suono più "hi-fi", più compresso, articolato e ricco di sustain anche sulle corde basse, più adatto ad un utilizzo in studio.
Qui stiamo parlando di legno ma ricordati che il volume dipende in larga parte dai pickup.
Sinceriamoci per cui come prima cosa, che il legno utilizzato permetta alla corda di vibrare liberamente (più avanti vedremo come fare all'atto pratico col metodo
del "tapping").
nella costruzione della chitarra e del basso elettrico.
Ora dobbiamo "rivestire" lo scheletro con la timbrica che abbiamo in mente. Per fare questo abbiamo
disponibili decine di legni e pickup. Nello strumento elettrico i pickup hanno un'enorme importanza.
Dai pickup dipendono l'80% del suono di una chitarra e il 70% del suono di un basso elettrico.
I pickup però altro non fanno che rilevare il suono della vibrazione delle corde la purezza della quale dipende interamente
dal legno utilizzato. Ecco perché il legno fa quella differenza che sentiamo quando paragoniamo lo stesso modello
di chitarra e notiamo che alcune suonano meglio di altre.
Oggi capiremo perché e come "pilotare" queste differenze.
La parte in legno più importante dello strumento elettrico, qualunque esso sia, è il manico. Per capire
perché leggete questo articolo.
Per capire in modo chiaro l'influenza che il legno ha sulla timbrica e come possiamo
utilizzarlo per ricreare il suono che abbiamo in mente, dobbiamo suddividere i legni
in 5 diverse tipologie:
- Legni leggeri soffici e poco densi
- Legni di peso durezza e densità medi
- Legni mediamente leggeri ma duri e mediamente densi
- Legni duri pesanti e densi
- Legni duri e oleosi
Legni leggeri soffici e poco densi
Appartengono a questa categoria legni come betulla e pioppo che non andrebbero mai usati per la costruzione del body se non abbinati a un drop top in acero. Per la loro bassa rigidità e robustezza, questi legni cedono causando il cedimento dei piloni che si piegano sotto la tensione delle corde.
Questi legni si posizionano sotto la densità del tiglio americano (Basswood) e al tapping sono caratterizzati da un volume medio e una sonorità leggermente sorda con un decadimento abbastanza veloce.
Legni di peso, durezza e densità media
Appartengono a questa categoria legni più utilizzati in liuteria elettrica per il body come ad esempio
ontano (Alder), frassino
(ash), specie di mogano più leggere, tiglio (basswood)
ma anche legni esclusi dalla tradizione liuteristica
come faggio, ciliegio e castagno.
Al tapping si riconoscono per la sonorità caratterizzata da un buon sustain,
un volume "importante" ed una sonorità presente su tutte le frequenze.
basse, sustain e definizione al manico in 11 sezioni di acero e amarante che di suo garantisce
stabilità e il giusto ammontare di brillantezza ed attacco.
La tastiera in ebano non troppo spessa, regala cantabilità e scorrevolezza.
Legni mediamente pesanti, rigidi e relativamente densi
Fanno parte di questo gruppo legni altamente risonanti come per esempio l'acero,
ottimo per alcune applicazioni tipo la costruzione di manici, top e a volte anche body
ma anche tagli alcune specie più pesanti di mogano, frassino ed anche il noce a volte utilizzato per le laminazioni dei manici
neck through.
Al tapping si riconoscono per la sonorità caratterizzata da un ottimo sustain, un volume "importante" e una sonorità presente su tutte le frequenze.
Uniti al manico in acero e amarante e la tastiera in ebano questi legni regalano
un suono presente e definito su tutte le frequenze per cui uno strumento versatile.
Manico neck through in acero e amarante con tastiera in ebano.
Legni duri, resinosi e oleosi
Fanno parte di questa famiglia alcuni legni esotici il cui contenuto di oli naturali può variare da un minimo
(palissandro,
amarante,
ad un massimo (teak, goncalo alves,
cocobolo, bocote,
ziricote,
zebrano).
Questi legni al tapping offrono una sonorità che varia dal brillante con un buon sustain ma un volume relativamente basso
(minimamente oleosi) ad una sonorità generalmente leggermente sorda (più oleosi) e andrebbero usati
con cautela e in spessori limitati in quanto attutiscono il suono. Normalmente vengono utilizzati per le tastiere in quanto resistono all'usura meglio dell'acero verniciato, per le laminazioni dei manici neck through o per ragioni estetiche come top plates.
Un classico esempio è il palissandro, un legno oleoso che smorza il suono dell'acero del manico e che andrebbe utilizzato
limitatamente ed in spessori minimi (*), oppure per scurire INTENZIONALMENTE il suono di uno strumento troppo brillante.
Questi legni ci aiutano a capire come trattare gli strumenti con oli essenziali invece che con vernici sintetiche
sia difficile e nocivo per il suono.
L'IMPORTANZA DEL LEGNO DEL MANICO
In fase di progettazione timbrica occorrerà prima di tutto concentrarsi sul cuore dello strumento: il manico.
Nella risonanza del manico molteplici sono i fattori che hanno un impatto drammatico sul suono:.
- la stagionatura (contenuto d'acqua),
- lo spessore e quantità di legno,
- il tipo di finitura (morbida o dura)
- in che modo e in che punto dell'albero è stata tagliata l'asse,
- in che punto dell'asse è stato tagliato il manico o il corpo,
- che tipo di asta tendimanico è posizionata all'interno del manico,
- etc.
Stagionatura
ll contenuto di acqua all'interno delle pareti e dei canali delle cellule influenza il modo in cui il legno risuona.
Di conseguenza
un legno asciutto risuonerà meglio di un legno ancora umido.
Spessore
Lo spessore del manico influenza notevolmente il suono generale dello strumento. Più risonante e spesso il manico più il vostro strumento
suonerà bene. NB: un manico risonante ma sottile suonerà sempre meglio di un manico grosso ma sordo (importanza del tapping).
Finitura
Una finitura sottile e dura proteggerà e lascerà suonare il manico meglio di una finitura spessa e dura ma soprattutto di una finitura ad olio
non professionale, la quale impregnando il manico ne compromette la risonanza.
Taglio
Un taglio interno fornirà un legno più duro e denso (più sustain, meno volume, più brillantezza e più stabilità),
mentre un taglio esterno un legno meno denso e più leggero (più volume, meno sustain, più corposità e meno stabilità).
Nel mezzo sta il compromesso.
Truss Rod
Sia il tipo di truss rod (singola o doppia espansione), sia materiale di cui è costituito, sia il modo in cui esso è installato all'interno del manico, ne influenzano la risonanza.
In genere più legno occorre asportare per inserire il truss rod, meno suono rimarrà nel manico. Certi truss rod sono inoltre costituiti da due barre di acciaio le quali, se non ben rivestite con una guaina
termostringente che impedisca loro di risuonare, possono inibire ulteriormente la risonanza del manico.
ALL'ATTO PRATICO
Tagliamo diversi blank di legno e lasciamoli stagionare e applichiamo poi il metodo Frudua del tapping per selezionarli in basi ai principi che abbiamo visto.
Di seguito trovate alcuni grafici che rappresentano in maniera semplificata, l'influenza timbrica dei vari tipi di legno sul suono delle differenti parti che compongono lo strumento elettrico.
(*) Lo capì anche Leo Fender il quale ridusse sempre più lo spessore delle tastiere della Stratocaster per evitare gli effetti del palissandro sia sulla stabilità che sulla timbrica dello strumento (vedi Fender laminated fretboard).