COME FUNZIONA UN PICKUP
Un
pickup è un trasduttore composto da una bobina avvolta intorno a uno o più magneti, costituita da un filo sottile come un capello, isolato da uno strato infinitesimale di vernice isolante.
Quando la corda viene pizzicata essa comincia a vibrare.
Vibrando all'interno del campo magnetico del pickup, essa ne modifica leggermente il flusso creando una
piccola quantità di corrente alternata all’interno dell'avvolgimento.
Questa corrente passa dal pickup ai controlli
dello strumento e poi attraverso il cavo
all'amplificatore e agli speaker, da dove infine raggiunge le nostre
orecchie.
I pickup magnetici si suddividono in due grandi famiglie:
- pickup Single coil,
- pickup Humbucker.
e di un pickup humbucker.
Un
pickup single coil è formato da una bobina di filo molto sottile avvolta
intorno ad un certo numero di magneti. Il pickup single coil è
caratterizzato da una sonorità brillante e definita e da un certo carattere
dovuto al fatto che rileva il suono in un punto ben preciso della corda.
Un pickup humbucker è composto da due pickup single coil accoppiati ma con le bobine
invertite magneticamente ed elettricamente una rispetto all'altra. Nell'humbucker infatti la
corrente gira in direzione opposta all'interno delle due bobine e il magnete, posizionato sotto le bobine,
è orientato in modo da polarizzarle in modo inverso).
Essendo i pickup fondamentalmente delle antenne,
accade che quando il rumore catturato da una bobina incontra quello
dell’altra bobina, essendo quest'ultima sfasata di 180° l'uno cancella
l’altro (sempre che le due bobine abbiano la stessa impedenza e campo
magnetico).
Il suono del pickup humbucker è caratterizzato da più volume ed è più tarato sulle medio basse rispetto a quello del single coil, per cui è meno brillante.
La differenza timbrica è dovuta non solo alla differente struttura elettrica, ma anche al fatto che l'humbucker capta
una porzione più ampia di corda, rilevando più armoniche.
La distanza di un pickup dalle corde determina la capacità da parte del musicista, di influire sul volume e sulla dinamica dello strumento col semplice tocco delle dita:
- più vicino il pickup alle corde, più volume e più presenza otterremo.
- più lontano il pickup dalle corde, meno volume e acuti e soprattutto meno dimanica ci restituirà.
- più lontano verrà posizionato il pickup dal ponte più restituirà un suono caldo e potente; viceversa più verrà posizionato verso il ponte più otterremo un suono brillante e ricco di attacco.
- più ampio il campo magnetico (humbucker) più porzione di corda e per cui di armonici verrà rilevata dal suo campo magnetico, più il suono risulterà ricco e grosso.
- più il campo magnetico cattura una piccola porzione di corda (single coil o stackeded humbuckers) più il suono risulterà definito.
I magneti utilizzati per i pickup perdono circa l'uno per cento del loro carico magnetico
nel momento in cui vengono suonati per la prima volta. Nel primo anno
successivo perdono mediamente un altro
1,2% di magnetizzazione. Da lì in avanti perderanno
un 1% ogni parecchie migliaia di anni.
Nei
pickup humbucker le bobine possono essere accoppiate una di fianco all’altra
o una sopra all’altra. In questo caso si parla di "stacked humbucker".
Lo stacked humbucker come sonorità di base può essere visto come un single coil sensibilmente "gonfiato" (alcuni fino ad elevati livelli di impedenza e di gain), ma contrariamente ad un vero single coil, non produce
ronzio.
Molti sono i fattori che influenzano il suono di un
pickup, tra questi:
- la lunghezza ed il diametro del filo utilizzato,
- potenza e tipo di magnete,
- prossimità della bobina al magnete,
- la posizione del pickup lungo il diapason,
- distanza degli avvolgimenti della bobina dal magnete,
- altezza e larghezza dell’avvolgimento,
- tensione dell'avvolgimento.
Formvar dall'aspetto tipicamente brillante. 2) costruito con filo isolato con vernice
Enamel tipicamente scura, 3) pickup ceramico da 7 corde.
Tutti questi fattori influenzano profondamente la
sonorità di un pickup. Trattandosi di calamite, l'attrazione magnetica dei pickup influisce anche sul sustain. Pickup molto
potenti posizionati troppo vicini alle corde causeranno un’interferenza
sulla vibrazione che ridurrà drasticamente la durata
della nota (sustain) e causando note "flangiate", frustamenti.
Anche il diametro del magnete e il suo design influenzano sul sustain. Per esempio nei pickup Fender da basso la corda è captata da due
magneti
separati. Questo design ha fatto la fortuna del Jazz Bass di cui tutti apprezziamo l'attacco più che il sustain.
Nella prima fase in cui le dita spingono sulla corda (ditteggiato o slap), la vibrazione iniziale è più ampia e viene captata
al meglio dai due poli distanziati.
L'attacco iniziale è enfatizzato. Al decadere del suono il pattern di vibrazione si assottiglia
e la corda finisce di vibrare in mezzo ai poli invece che sopra di essi.
Ecco perché ci piace il suono che otteniamo "strappando" forte le corde sul Jazz Bass e perché esso è diventato così famoso
per il suo attacco piuttosto che per il suo sustain.
Ciò non succede sui pickup a polo singolo e sui pickup con magneti a barra i quali
sono in grado di captare il suono della corda direttamente sotto di essa fino
alla fine della sua vibrazione.
La vicinanza del pickup alle corde può anche causare problemi di intonazione.
Per questa ragione durante il processo di
intonazione
delle ottave è bene verificare che i pickup, soprattutto quello al manico, non siano troppo
vicini alle corde in quanto questo potrebbe falsare la lettura dell'accordatore.
Questo fenomeno è riconoscibile osservando attentamente la vibrazione della corda sopra
al pickup al manico. Se notiamo che in quel punto la corda sembra vibrare in modo tremolante e non uniforme
come per il resto della sua lunghezza, allora abbiamo un pickup troppo vicino alle corde.
Tra gli altri problemi che possono presentare i pickup ci sono effetti Larsen
non controllabili. Questi sono spesso dovuti all'allentamento delle spire della
bobina o ad una autofrequenza di un eventuale cover in metallo.
Questo problema si risolve con un processo di
ceratura a caldo
(potting) che è bene lasciare all'esperienza di professionisti e che rimuove al 100% i residui di aria.
Un ultima nota: come insegnano i maestri costruttori di pianoforti, il punto migliore dove
pizzicare la corda lungo la sua estensione è tra un settimo e un sesto della sua lunghezza.
Questa posizione cancella infatti l'effetto dissonante della settima armonica.