VERNICI PER LIUTERIA
In generale qualsiasi tipo di vernice per liuteria sortisce l'effetto di irrigidire le fibre esterne del legno accentuando
il fattore di smorzamento e innalzando la frequenza di risonanza rispetto al legno non ancora trattato.
La regola è perciò: la vernice migliore è quella che permette al legno di comportarsi come quando non è verniciato.
Ne risulta che uno strumento non trattato suonerà sempre meglio di uno trattato.
La vernice ha però svolge una funzione importante che è quella di proteggere lo strumento
sia dallo sporco che si depositerebbe su di esso suonandolo (senza finitura l'acero del manico acquisterebbe subito inoltre un colore marrone/verdastro), sia dai danni che le variazioni
climatiche possono causare alla sua struttura dello strumento e alla stabilità del manico.
Al cambiare del tasso di umidità un manico non verniciato ci obbligherebbe infatti a frequenti aggiustamenti del truss rod.
Anche se l'impatto della finitura è molto più elevato sulla tavola armonica (normalmente in abete)
degli strumenti acustici, esso riveste una certa importanza anche nello strumento elettrico,
specialmente nel manico.
Tralasciando le finitura a gommalacca tipiche degli strumenti classici, esistono diversi tipologie di trattamenti applicabili allo strumento elettrico:
- Trattamenti agli olii essenziali
- Finitura alla nitro
- Vernici poliuretaniche e acriliche
- Vernici poliesterine
- Vernici epossidiche
- Vernici UV
Ognuna di queste vernici avrà un impatto diverso sul modo in cui lo strumento vibra e perciò sul suono.
Trattamenti agli olii essenziali
L'utilizzo di olii essenziali nella finitura di uno strumento, richiede una profonda e lunga esperienza.
Questo tipo di sostanza viene assorbita dal legno in profondità e non asciuga praticamente mai del tutto,
causando specialmente sul manico un aumento drammatico del coefficiente di attrito interno al legno, smorzando la vibrazione e riducendo
le frequenze acute.
Sebbene l'olio offra un minimo di protezione dagli agenti atmosferici, non offre una protezione adeguata all'ossidazione ed
un manico trattato ad olio si sporcherà in poco tempo senza possibilità di recupero. Solo per esperti.
Finitura alla nitro
Quello alla nitro è probabilmente uno dei migliori trattamenti ai quali è possibile
sottoporre uno strumento elettrico.
Col tempo questo tipo di vernice perde solvente e si asciuga riducendo il proprio spessore col doppio vantaggio
di indurirsi (riduzione del fattore di smorzamento) e assottigliarsi, diminuendo così anche la sua influenza sul suono che diverrà simile a quello di uno strumento non trattato.
Per questa ragione le vecchie chitarre verniciate alla nitro nei tardi anni '50 e '60 migliorano
negli anni e sono ricercate.
Per contro uno strumento verniciato alla nitro risulterà leggermente meno stabile al variare delle condizioni di umidità
atmosferica rispetto ad uno verniciato con una vernice bicomponente e risulterà anche più vulnerabile a shock meccanici (scalfiture, urti, etc).
La vernice nitro è inoltre molto laboriosa da stendere e richiede tempi lunghissimi di asciugatura, poco compatibili con i tempi di costruzione attuali.
ritratta appena prima della carteggiatura per la finitura.
Vernici per liuteria bicomponenti poliuretaniche e acriliche
Tra le vernici più utilizzate nel campo degli strumenti elettrici ci sono le vernici poliuretaniche e acriliche.
Si tratta di vernici formate da due componenti, la vernice stessa e un catalizzatore che ne favorisce
l'essiccazione. Se utilizzate adeguatamente e in spessori minimi queste vernici offrono il migliore
compromesso tra suono, resistenza e protezione.
Esse infatti asciugano e si stabilizzano velocemente, offrendo un'ottima protezione contro urti e scalfiture.
Vernici poliesterine
Formate da vernice, catalizzatore e accelerante, le vernice poliesterine permettono una facile carteggiatura manuale e si distinguono dalle finiture poliuretaniche ed acriliche per la maggiore capacità di riempimento del poro con un minor numero di applicazioni.
Le vernici poliesterine sono più che altro
utilizzate su strumenti economici e in produzione di scala per via della velocità di essiccatura.
Sebbene asciughino in fretta e diventino dure quasi come il vetro, per loro natura obbligano ad enormi
spessori con conseguente drastico effetto sul suono.
Vernici epossidiche per liuteria
Si tratta di vernici con caratteristiche a metà tra acrilico e poliestere. Tendono ad indurire maggiormente ed il
lucido è caratterizzato da una maggiore trasparenza e da una ridotta tendenza all'ingiallimento.
Vernici UV
Si tratta di vernici vetrificanti che asciugano in speciali forni (anche di piccole dimensioni) grazie ad un irradiazione di raggi ultravioletti.
Come caratteristiche corrispondono agli acrilici ma i tempi di asciugatura sono immediati avvenendo l'essicazione in assenza di solvente.
COMPORTAMENTO E INVECCHIAMENTO
Potresti aver notato che il tuo strumento, in giornate particolarmente calde, suona in modo leggermente diverso
a metà giornata piuttosto che di sera.
Se è trattato
con un certo spessore di vernice (come accade in molte chitarre moderne), la struttura della vernice
che ricopre il manico sarà cambiata in maniera sensibile
nell'arco della giornata, e questo può influenzare la risonanza del manico e perciò indurti a sentire variazioni
nel suono.
La stessa fenomeno può accadere durante l'inverno quando i termosifoni sono accesi e l'aria diviene
particolarmente secca.
È importante perciò verniciare (ma anche incollare) in ambienti a temperatura e umidità
controllate (almeno 50%) per evitare che l'umidità rimanga intrappolata nel
legno sotto la vernice.
Il video che segue mostra un trucco per rendere il manico del tuo strumento molto più scorrevole: